MadC è sicuramente un’artista poliedrica, capace di creare opere d’arte attraverso l’utilizzo di
differenti materiali, supporti e tecniche. Nata a Bautzen, Germania, nel 1980, MadC, nome d’arte di
Claudia Walde, si avvicina alla street art a sedici anni. Nel corso degli anni, oltre alla forte passione per i graffiti, MadC si avvicina al design, conseguendo una laurea in arte e design all’Università di Burg Giebichenstein e al Central Saint Martins College a Londra. MadC ha inoltre conseguito un master in graphic design.
Secondo MadC i graffiti sono lo strumento attraverso il quale esprimere se stessi. Attraverso
l’utilizzo di numerose tecniche, dall’utilizzo di spray, ad acquerelli, colori acrilici, MadC racconta
che, durante la realizzazione di un murales, molto spesso si ritrova dinnanzi ad un muro bianco, ed è
proprio in quel momento che nasce l’ispirazione. Si tratta di un lavoro che coinvolge mente e corpo.
Quando MadC deve dipingere su un grande muro, tutto il suo corpo entra in sintonia con l’opera d’arte che sta realizzando. Molte delle opere realizzate da MadC prendono ispirazione dallo stile pittorico di Vincent Van Gogh. Scopo del lavoro di MadC è quello di utilizzare un nuovo linguaggio visivo.
Nel 2010 MadC realizza una delle sue opere più famose che prende il nome di “700-Wall”. Si tratta di una parete di settecento metri, ambita da numerosi artisti internazionali, che attraversa la linea ferroviaria tra Berlino ed Halle. Quest’opera è una delle più grandi realizzata da una singola persona. MadC ha terminato il murales dopo quattro mesi di lavoro.
Durante il corso degli anni, MadC ha accompagnato la sua arte verso una nuova direzione. Oltre ai murales, MadC ha esposto le proprie opere all’interno di numerose e famose gallerie d’arte. Nel 2015 ha tenuto la sua prima mostra personale che prende il nome di “Night and Day”.
Attraverso le opere realizzate per l’esposizione “Night and Day”, MadC indaga sul ruolo rivestito dalla notte del giorno, momenti essenziali per la realizzazione delle sue opere. Di fatto, gli sfondi utilizzati per queste opere sono neri o bianchi. Un richiamo al giorno e alla notte, alla luce e al buio,
a come i colori mutano, ad un lavoro svolto ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette.
Luce, vetro, movimento calligrafico, sono numerosi gli elementi sui quali MadC pone la propria attenzione nella realizzazione delle sue opere. Un’artista capace di rendere l’arte accessibile agli occhi di tutti, senza pretese e vanità, dimostrando che, un mondo come quello della streetart, spesso relegato all’universo maschile, possa e debba aprire le porte anche ad artiste donne. Ed è proprio ciò
che MadC ha sempre fatto e continua a fare. Senza chiedere il permesso, ha spalancato le porte del mondo della streetart. Perché l’arte è patrimonio universale, senza distinzione di genere.
Anna Luna Di Marzo
2 risposte
Sono d’accordo, anzi ti dirò di più! Io conosco un paio di artiste donne (sia writer che fotografe) che spaccano tantissimo e non hanno nulla da invidiare a nessuno 🙂
Verissimo!