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Tamara de Lempicka: l’arte come riflesso di una vita fatta d’eccessi

Introduzione biografica

Tamara de Lempicka è nata a Varsavia il 16 maggio 1898, ma diceva di essere nata a Mosca nel 1902. Figlia di Malvina Decler e di Boris Gurwik-Górski, a seguito della prematura scomparsa del padre, l’artista ha vissuto con la madre, i suoi due fratelli e la nonna Clementine. Tamara de Lempicka studi fra la Svizzera e la Polonia, ma la sua passione per l’arte inizi quando, all’età di dieci anni, impar ad usare gli acquerelli. All’età di dieci anni fece un viaggio in Italia con sua nonna, e questa esperienza la fece appassionare all’arte. All’età di diciotto anni, a San Pietroburgo, dove si era trasferita contro la volontà della famiglia, partecip ad un ballo di carnevale travestita da passerella polacca e port con sé un’oca al guinzaglio. Fu proprio in questa occasione che conobbe l’avvocato Tadeusz Lempicki, che diede suo marito. Il matrimonio si rivel essere infelice e nel 1928 la coppia si separ poco dopo che Tamara ebbe dato alla luce la figlia Marie Cristine.

La vita e le opere di Tamara de Lempicka

La vita di Tamara de Lempicka fu piena di eccessi, lusso e sfarzi. L’artista fece molto parlare di sé, soprattutto per il suo stile di vita anticonformista, scandaloso e sopra le righe. Un’artista che non temeva di mostrare tutta la sua sensualità, al contrario, la rivendicava con orgoglio raffigurando le donne in tutta la loro carica erotica e la potenza che solo un corpo autoaffermato pu evocare. Tamara de Lempicka amava i viaggi e la vita di un certo tenore di vita, dipingeva ascoltando Wagner a tutto volume e si faceva ritrarre sulle copertine delle riviste patinate più in voga del periodo come le più celebri star di Hollywood. Faceva uso di cocaina e indossava spesso abiti maschili, amava frequentare locali per sole donne e non faceva mistero della sua bisessualità. Una delle sue relazioni extraconiugali più durature fu proprio con una donna, Ida Perrot. Il suo stile di vita contribuì al suo successo, così come ad influenzare la sua arte.

Nei suoi dipinti è possibile vedere tutto il suo mondo, fatto di lusso ed esuberanza. Tamara Lempicka era un’artista eccentrica dell’Art Déco, che ha preso ispirazione dalle rotondità e dalle tonalità tipica di Ingres e dal post-cubismo costruttivista e sintetico del suo maestro Andrè Lhote. Tamara dipingeva con pennellate piatte e compatte, utilizzando colori accesi graduati per creare linee pure e definite. L’atmosfera che si respira nelle sue opere è densa di erotismo e provocazione. Le sue muse ispiratrici sono donne moderne, borghesi, altezzose, sono adagiate in pose sensuali e riflettono il clima culturale e la moda contemporanea. Il suo famoso dipinto “Die Dame” in cui si era immortalata a bordi di una Bugatti con caschetto e guanti di daino è ancora oggi simbolo della liberazione delle donne.

Nel corso degli anni la pittrice è riuscita a suscitare l’interesse di Filippo Tommaso Marinetti e di Gabriele D’annunzio che la invit nella sua sontuosa villa sul Lago di Garda, il Vittoriale. Le sue opere furono esposte in giro per l’Europa e riscossero un notevole successo, soprattutto in Francia. Nel 1932, dopo il divorzio dal nuovo matrimonio, Tamara soffrì di depressione e la sua arte vir verso produzioni in stile surrealista, nature morte e soggetti religiosi che le sembravano dare sollievo alle sue pene. In questo periodo si riavvicin alla religione cattolica e realizz il suo celebre dipinto intitolato “La Madre Superiora”, considerato dall’artista la sua opera migliore. Nel 1978 si traferì a Cuernavaca, in Messico, dove spos il giovane scultore Victor Manuel Contreras e morì il 18 marzo del 1980. Così come scritto nel suo testamento, Tamara fu cremata e le sue ceneri furono sparse sul vulcano Popocatépetl. Le opere di Tamara de Lempicka godono ancora oggi di una rinnovata popolarità. La popstar Madonna ha utilizzato alcuni dei suoi celebri dipinti in vari videoclip e live e gli attori Jack Nicholson e Barbara Streisand ne sono appassionati collezionatori.

Anna Luna Di Marzo

violedimarzo

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