Una stanza fatta di foglie: il romanzo storico di una pioniera celata nell’ombra

In una residenza storica di Sydney viene ritrovata una scatola di latta contenenti le memorie di Elizabeth Macarthur, moglie di John Macarthur, passato alla storia come primo colono e padre dell’industria laniera australiana.

Le memorie ritrovate di Elizabeth sono un reperto eccezionale perché svelano i retroscena della vita dei Macarthur, smentendo la storiografia ufficiale.

Chi era Elizabeth Macarthur

Elizabeth Veale nasce nel 1766 nella campagna inglese.

Il padre muore quando Elizabeth è ancora bambina, la madre si risposa e lei cresce prima con il nonno e poi nella casa del pastore.

Dal nonno impara la cura degli animali, mentre dalla famiglia del pastore impara le buone maniere, la vita in società e soprattutto il peso di essere donna.

È nella casa del pastore che incontra e sposa il sottufficiale John Macarthur, un uomo irrequieto, sgradevole, roso dall’ambizione.

Un anno dopo i due sposi, con il figlio appena nato, partono verso l’Australia, nella colonia penale del Nuovo Galles del Sud.

Elizabeth è la prima moglie di un comandante ad arrivare sul suolo australiano, e si trova circondata da soldati litigiosi (marito in primis), detenuti e aborigeni.

Dalle prime sistemazioni iniziano a nascere insediamenti più stabili e comincia così il tentativo di riscatto e scalata sociale per il marito.

Quello che la storiografia ufficiale (scritta da uomini) ha negato fino ad ora è il ruolo di Elizabeth in tutto ciò. Non una candida moglie a fianco del marito di successo, ma una donna forte, intelligente, coraggiosa, intraprendente.

È lei la mente dietro al successo del marito.

Quando ottengono un appezzamento di terreno, è soprattutto Elizabeth ad occuparsi dell’azienda agricola e del bestiame.

E quando la follia del marito prende il sopravvento e dopo la sua morte, sarà Elizabeth a continuare a guidare con successo l’azienda di famiglia.

Il romanzo storico di Kate Grenville

Questo libro si è dimostrato una splendida lettura, piena di sorprese.

L’autrice porta sulle pagine una donna moderna, coraggiosa, ironica, testarda, intraprendente.

Elizabeth nel corso della sua vita si è trovata ad affrontare momenti difficili.

Ciò che si apprezza è la sua capacità di osservazione e di imparare da ciò che la circonda, e dai propri sbagli.

Ha un senso critico e una capacità di analisi così spiccati da riuscire a valutare con distacco anche le proprie azioni.

Questa però non è una dote innata: Elizabeth paga a caro prezzo le scelte sbagliate, così capisce l’importanza del meditare e dell’agire in modo calcolato.

Probabilmente ha sempre rimpianto il matrimonio con l’uomo sbagliato, meschino e scortese, accecato dal bisogno di conferma e realizzazione.

Elizabeth condivide la vita con un uomo che manca di buonsenso e lungimiranza, così il suo compito diventa quello di correggere la rotta, per provvedere a sé stessa, tutelarsi e garantirsi un futuro.

Una stanza fatta di foglie è la storia di una donna che si trova ad affrontare una nuova vita in una terra straniera, senza nessuno su cui contare.

È la storia di una donna piena di ingegno, intelligenza e forza. Ma come spesso accade, queste sono storie che rischiano di non emergere mai.

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