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Anime gemelle

Alle donne della mia vita e a tutte le donne che incontrerò

Bianca era nata e cresciuta in una famiglia un po’ d’altri tempi. Una di quelle famiglie in cui mamma e papà si sono sposati giovani e hanno presto messo al mondo una bambina. Una bellissima bambina dagli occhi scuri e le ciglia lunghe che sarebbe sicuramente diventata una splendida ragazza. Bianca fu cresciuta un po’ come vengono cresciute tutte le ragazzine che sono le preferite dei loro genitori. Vestitini e bambole, il castello tanto desiderato e, ai suoi 14 anni, il suo primo set di trucchi. Essendo figlia unica tutte le attenzioni dei suoi genitori, in particolare sua madre, erano catalizzate su di lei. Era la principessa della casa. Ogni cosa era trattata con estrema cura e sua madre cercava di evitarle che le potesse succedere qualcosa di negativo. In breve Bianca visse la sua vita per molto tempo sotto una invisibile campana di vetro, senza mai accorgersene.

Un giorno sua madre le aveva raccontato la storia di lei e suo padre e le avevano sempre detto che non era facile trovare l’amore nella vita. Le suggerì che, se lo avesse trovato, avrebbe dovuto tenerselo stretto, sposarlo il prima possibile e non lasciarselo sfuggire. I suoi genitori ne erano un esempio e poi era cresciuta con le fiabe che parlavano di bellissime principesse che trovavano il loro cavaliere, in realtà senza nemmeno sforzarsi tanto. Bianca, crescendo, cominciò a sfilare sulla passerella della sua vita circondata da altrettante ragazze alla ricerca della loro anima gemella, scegliendo tra uno stuolo di partecipanti maschili. Guardava anche ai suoi genitori e pensava che non ci potesse essere nulla di più bello di una vera storia d’amore. Ma Bianca non si era mai chiesta cosa fosse davvero l’amore, si era limitata ad assorbire tutte le fiabe e le storie che aveva letto ed ascoltato e spremerle così tanto da poter creare, con quello che ne era uscito, il suo mondo, la sua storia d’amore.

Da brava ragazza Bianca passò la sua infanzia a sognare il principe, senza accorgersi che stava sprecando le sue energie nella direzione sbagliata. Si creò il suo mondo, fatto di libri, musica e sogni ad occhi aperti. I suoi non erano semplici film mentali, ma veri e propri castelli di fantasie creati in ogni momento della giornata. Era arrivata a costruire interi regni, interi mondi, tutto questo cercando l’amore. Giorno per giorno la campana di vetro di sua madre venne ingrandita dalla ragazza stessa. Bianca desiderava disperatamente l’amore. Per molyo tempo desiderò che tutti i suoi splendidi regni diventassero realtà, senza accorgersi che forse tutte quelle situazioni ideali erano perfette solo perché appunto rimanevano nella sua testa. Infatti arrivò il momento in cui realtà e sogno si scontrarono e Bianca ne rimase delusa. La sua prima esperienza d’amore si scontrò con la cruda realtà: aveva idealizzato così tanto l’altra persona da ritrovarsi completamente per terra quando si era accorta che le cose forse non funzionavano proprio come nei suoi mondi. Non capiva perché le cose non fossero andate come tanto le aveva ragionate tra le vie delle csue città inesistenti. Si arrabbiò molto, ma non rinunciò ai suoi ideali. Questo almeno, fino all’arrivo di Viola.

Viola entrò nella vita di Bianca quando erano entrambe adulte, per questo all’inizio per le due non fu semplice creare un rapporto di fiducia. Furono molti piccoli passi. Finché un giorno una raffica di energia che quasi distrusse i castelli di Bianca. La ragazza era disperata, non capiva con chi aveva a che fare e perché Viola stesse per distruggere tutto. Ma Viola non lo stava facendo apposta. La sua presenza, il suo chiacchiericcio continuo, la sua frangetta storta e i suoi maglioni colorati entrarono di prepotenza nei sogni di Bianca. Senza chiedere permesso Viola divenne parte attiva della sua vita.

In fondo le amiche non chiedono permesso, entrano e basta perché hai bisogno di loro le ripeteva Viola. Bianca all’inizio non era molto convinta. Si sentiva travolta dalle energie di Viola e non aveva più il tempo di continuare le sue avventure nella terra dei sogni. A dirla tutta era anche un po’ arrabbiata. Perché Viola ogni tanto era prepotente e le imponeva le cose. La vedeva battere continuamente la sua mano sulla grande campana di vetro fino a creare le prime crepe. Ci mise un bel po’ a capirlo. Ci mise molto a capire che ciò che sognava da anni, ciò a cui aveva dato vita nella sua mente, in realtà forse c’era già, in un modo completamente diverso rispetto a quello che aveva sempre pensato.

Era quella che la portava a bere il caffè la mattina prima del lavoro. Era quella che le consigliava un nuovo libro e le chiedeva la recensione su tutti gli altri che non aveva mai letto. Era quella che le aveva regalato una coperta per poi tenersela sempre addosso quando andava a casa sua a trovarla. Era quella che si rifiutava di dividere il dolce perché le piaceva e voleva mangiarselo tutto lei, ma allo stesso tempo la accoglieva tra le sue braccia ad ogni momento di crisi. Era quella che senti tutti i giorni e a volte non senti per niente. L’unica per cui la distanza non fa troppo male. L’anima gemella forse è l’amicizia. L’anima gemella forse è quella ragazza che ha creato con te una connessione spirituale ed emotiva che va anche oltre ogni tua fantasia. A volte la dai per scontata, altre volte ti accorgi che ti ha aiutata a crescere. Può essere per sempre, può essere solo per un periodo o un momento. Ma quando te ne rendi conto ti accorgi che siete entrate in simbiosi. Tutto questo lo era Viola per Bianca e viceversa.

Bianca lo capì all’improvviso. Si svegliò in una mattina di primavera in un totale momento di rinascita e lo capì. Viola era la sua anima gemella. Viola era la persona con cui, senza neanche accorgersene, aveva costruito una connessione sentimentale molto più grande. Fu il momento più bello, ma anche più brutto per Bianca. Tutto andò in frantumi. Prima iniziarono a sgretolarsi i muri, poi i tetti che sembravano fatti di cartapesta e infine anche i castelli più grandi cedettero sotto il peso della nuova verità: come puoi continuare a sognare legami irrealistici quando hai il migliore dei legami nella vita reale?

La ragazza se ne rese finalmente contro e la sua più grande disfatta divenne la sua salvezza. La sua vecchia vita finì per demolirsi su se stessa, schiacciata dalla consapevolezza che aveva Viola con lei. E tutto avvenne con una tale naturalezza, come un fiore che finalmente, non senza dolore, esce allo scoperto dal suo bocciolo, scoprendo che fuori lo aspettano le miti giornate primaverili inondate di sole. Un sole che ti scalda la pelle e profuma l’aria. E quando capisci che quel sole potrebbe essere una persona non hai scampo.

Anima gemella: quando due persone hanno sviluppato un’affinità spirituale e sentimentale così profonda che si è pensati a pensare che i due fossero destinati ad incontrarsi.

Se per quasi tutta la sua vita Bianca aveva cercato di colmare un vuoto inesistente dato dalle aspettative e dalle cose che aveva imparato, ormai si era resa conto che quel vuoto non c’era più. Non lo aveva riempito Viola, perché in realtà non era mai esistito. Ciò che invece continuava ad esistere davvero era un legame che non aveva avuto bisogno di forzature: Viola era colei con cui rideva fino a sputare, colei che la sfidava, ma capiva anche i suoi silenzi. Una connessione che Bianca non sapeva spiegare altrimenti che con il concetto di anima gemella. Sia per anni, per mesi o per solo un momento, Bianca finalmente capì che le anime affini ti toccano il cuore e ti lasciano un segno. La promessa di una vita insieme non vale nulla contro la certezza di aver creato qualcosa insieme.

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Erica Nunziata

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