MIMI

Mimi guarda la luna

Mimi ha otto anni e ha sempre abitato in campagna. Tutti i giorni Mimi va a scuola in città e durante l’inverno, tutte le mattine si bagna la punta delle scarpe, attraversando il giardino, per arrivare alla macchina con cui suo padre la accompagna a scuola. Durante l’inverno in città fa più caldo, ci sono tante persone in giro nel centro e Mimi è contenta di vedere tutti i negozi con le luci, quando passa in macchina per le strade del centro.

Nei mesi invernali, la campagna è più fredda e più buia e nonostante l’aria sia pulita e senta l’odore dell’erba, d’inverno la campagna la rattrista. Con l’avvento della bella stagione e con le giornate che si allungano, Mimi si gode il sole all’aria aperta ed i fiori, si stende nel prato e viene abbracciata dall’erba che ancora non è stata tagliata. D’estate nella sua casa di campagna non ci sono più persone che d’inverno, ma i fiori, gli uccellini ed il sole fino a tardi, le fanno compagnia e si sente meno sola.

È come se in primavera ed in estate Mimi diventasse un po’ un animaletto della sua campagna. Mimi aspetta sempre con impazienza il mese di aprile perché in quel periodo può vedere le prime lucciole nel buio di una notte non troppo fredda. Per Mimi sono veramente magiche le lucciole, le rincorre allontanandosi da casa fino a che la mamma non le dice che è ora di andare a letto e mentre rincorre le lucciole Mimi si ferma anche a guardare la luna e luci in lontananza, il mondo le sembra dolcissimo in quelle serate.

Qualche sera fa il padre di Mimi l’ha portata sul tetto e le ha fatto vedere che di notte da lassù, il treno che passa sembra un serpente illuminato. Dal tetto il treno sembra che sia lento e che si muova sinuoso e non fa rumore. In queste serate, tutto le sembra più dolce ed anche il buio non le fa paura.

Da quando ha scoperto quel posto sul tetto, spesso sale lassù e si porta i colori ed anche se non sa disegnare, cercare di copiare le forme degli alberi e di disegnare il cielo quando è limpido.

Mimi passa molto tempo da sola nella sua casa in campagna, ma non si sente mai sola, si sente tranquilla, si sente libera e niente la fa stare meglio che sentire il rumore del vento che passa tra gli alberi. Tutte le volte in cui Mimi si trova di fronte ad un problema, per resistere, pensa al vento, a come lo vede smuovere dolcemente l’erba, accarezzare le foglie e spostare le tende della finestra che dà sul giardino. Pensare alla delicatezza della brezza estiva, la rassicura e la tranquillizza.

Mimi dipinge le pecore

Vicino a casa di Mimi abita un uomo che possiede molte pecore. Secondo Mimi quell’uomo non è un pastore, ma ha comprato tutte quelle pecore perché ama gli animali ed ama la vita semplice e con il pretesto delle pecore, quando esce da lavoro, si può fare delle belle camminate in campagna. Le pecore del suo vicino sono bellissime, sono tutte di colori diversi, dal marrone scuro al panna e hanno un pelo che sembra vellutato.

Un giorno, mentre tornava da scuola, con suo padre si sono fermati a guadare le pecore e Mimi si è avvicinata alle pecore che si stavano riposando nel prato e ha toccato il collo di una di esse e ha affondato la sua mano nel suo pelo marrone, morbidissimo e caldo come un nido accogliente.

A volte Mimi si allontana un po’ da casa, fino ad arrivare al ponte dietro il suo giardino per vedere se le pecore del suo vicino sono uscite a godersi il tramonto e le osserva, pensando che anche a loro deve piacere il cielo quando si dipinge di arancione e rosso, quando diventa così caldo ed avvolgente da rassicurarci che anche se calerà il buio, andrà tutto bene.

Mimi passa molto tempo da sola nella sua casa in campagna, ma non si sente mai sola, si sente tranquilla, si sente libera e niente la fa stare meglio che sentire il rumore del vento che passa tra gli alberi. Tutte le volte in cui Mimi si trova di fronte ad un problema, per resistere, pensa al vento, a come lo vede smuovere dolcemente l’erba, accarezzare le foglie e spostare le tende della finestra che dà sul giardino. Pensare alla delicatezza della brezza estiva, la rassicura e la tranquillizza.

Chissà se Mimi rimarrà in campagna o se quando scoprirà meglio la città si innamorerà della frenesia delle persone e dei colori dei cartelloni pubblicitari, ovunque si troverà da grande però, Mimi potrà pensare alla dolce brezza estiva, alle lucciole ed alla luna che illuminavano le sue serate in giardino e questi ricordi saranno per sempre il suo porto sicuro in cui rifugiarsi e riprendere forza.

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Lavinia Pascariello

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