Valiamo di più delle loro frasi fatte

L’altro giorno mi è capitato di sentire “siete voi donne che volete la parità dei sessi, che volete essere come gli uomini, ed allora dimostratelo!”. Io, ovviamente gelata da questa affermazione, ho solo commentato che queste frasi fatte e senza senso erano pure chiacchere da bar e dicevano molto sulla persona che le pronuncia, poi me ne sono andata.

Analizzando i controsensi di questa frase, pronunciata con troppa leggerezza, come primo errore troviamo il “voi donne”. Si dà sempre per scontato che siano solo le donne a volere che le loro sorelle, amiche, madri, nonne e colleghe del cosiddetto “gentil sesso” possano avere gli stessi diritti degli uomini. Senz’altro è più semplice per questi uomini tirarsi subito fuori dall’argomento, perché sia mai che un uomo possa essere femminista.

Interessante poi ho trovato anche la scelta del termine “parità” perché con l’utilizzo di questo sostantivo si sottintende un’uguaglianza. Al che siamo tutti ben d’accordo che se intendiamo l’uguaglianza dei diritti è stato fatto un buon uso del termine, ma se si vuole fare invece allusione all’’uguaglianza dei due generi, siamo ben lontani da quello che dobbiamo raggiungere.

Mi è capitato, infatti, di essere “rimproverata” di non essere all’altezza delle prestazioni di un uomo in diversi campi e per questo non soltanto derisa, ma è stata anche svalutata la mia lotta nei confronti del machismo. La povera argomentazione a riguardo mi ha fatto notare che, se non sono in grado di fare una determinata cosa che invece risulta facile ad un uomo, allora no, non posso ambire ad avere gli stessi diritti. In ogni caso quello che più mi rammarica è che queste frasi non vengono dette solo dal nonno nato prima degli anni Cinquanta, ma anche da coetanei di qualsiasi levatura sociale.

Ora la domanda sorge spontanea, ma non capiscono o non vogliono capire? Sicuramente ci saranno uomini che rientrano nell’uno o nell’altro gruppo e senz’altro ci sarà anche chi capisce, però onestamente io non ne ho ancora conosciuti di uomini che capiscano il femminismo.

Non ho ancora incontrato un uomo in università, sul lavoro, in un bar, in palestra, insomma negli ambienti frequentati da tutte le tipologie di persone possibili, che capisse quello di cui stavo e stavamo parlando, io ed altre donne come me, destinate a guardarsi e sorridere del fatto che non c’è modo di farsi capire da questa categoria di persone che arrivano ad avere il potere di toglierti la vita o di abusarti fisicamente e psicologicamente. Purtroppo, infatti anche piccole frasi dette sul posto di lavoro, piuttosto che in mille altri consensi sono frasi discriminatorie e per questo violente, che la maggior parte della categoria non si accorge neanche di dire.

Ritornando poi alla frase citata all’inizio ed in particolare all’esortazione “dimostratelo!” non so se la stessa cosa è mai stata chiesta ad un uomo. Dubito fortemente che ad un uomo sia stato chiesto di dimostrare di essersi vestito troppo provocante e quindi di essersi meritato gli sguardi insistenti di una donna, tanto da portarlo ad avere paura di essere seguito.

Le donne sono sempre state e sono tuttora sotto esame. Le donne devono sempre giustificarsi di come sono vestite, di che lavoro fanno, di che tipo di relazione hanno, del perché non vogliono i figli…Non ho, invece, mai sentito critiche nei confronti di un uomo che affermasse che non voleva avere figli. Purtroppo, non esiste una soluzione. Con molto dispiacere penso che le cose non cambieranno mai, perché uomini della mia generazione ed anche più giovani di me stanno continuando a non capire, a non voler capire la gravità di quello a cui assistiamo da ormai troppi anni.

Sicuramente non smetteremo di impegnarci per ottenere qualcosa di migliore. Non ci faremo intimidire e non ci fermeremo davanti alle svalutazioni o a chi ci dà dell’isterica, ma nel frattempo vivremo al massimo delle nostre possibilità e vivremo per noi stesse, per stare bene, facendo solo quello che noi stesse ci imponiamo. Fintanto che la musica non cambierà, ribelliamoci, litighiamo e urliamo tutte insieme, questa è la nostra unica arma.

Picture of Lavinia Pascariello

Lavinia Pascariello

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi Post

Fenomeno Adolescence: la miniserie che racconta la violenza di genere oggi.

Cinema, Violenza di genere

Delirio Marino

Racconti, Rubriche

“I nostri corpi sono i vostri campi di battaglia” di Isabelle Solas

Attualità, Cinema, Femminismo, Recensioni

Riflessi di un corpo: La casa della luce di Ogawa Yōko

Letteratura, Recensioni

Cookie & Privacy

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per altre finalità come specificato nella Privacy Policy
Puoi acconsentire all’utilizzo di tali tecnologie utilizzando il pulsante “Accetta”. Chiudendo questa informativa, continui senza accettare.

L’affermazione musicale in dialetto delle donne terrone