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Dio di illusioni – un esordio col botto

È il 1992 quando Donna Tartt pubblica Dio di illusioni, il suo romanzo di esordio. All’epoca Tartt frequentava il college, cosa piuttosto importante perché fu proprio questo ad ispirare la suggestiva ambientazione (nel Vermont) del romanzo.

Il libro ha preso molto piede negli ultimi anni grazie anche a TikTok (booktok) e al fatto di essere associato allo stile Dark Academia. 

I protagonisti

I protagonisti sono cinque: Richard (voce narrante), Camilla, unica figura femminile davvero di spicco, Charles, suo fratello gemello, Francis, Henry e Bunny.

Lo stile narrativo

Sicuramente in questo romanzo la genialità dell’autrice non manca: prosa pulita e scorrevole in cui fa parlare Richard in prima persona, in un ambiente in cui sono gli uomini a fare da protagonisti; uomini confusi, accecati dal denaro, dalla lussuria e dalle loro stesse ossessioni e vizi.

I temi

I temi principali sono piuttosto difficili da individuare perché le carte in tavola sono tante. 

La ricchezza, la noia borghese che spinge all’eccesso.
L’amicizia, amore e sesso.

Omicidio (non lasciatevi impressionare) che fa in realtà da sfondo a incredibili paesaggi, lezioni di greco antico in piccole stanze alternati a festini con pesante uso di stupefacenti all’Hampden college. 

I personaggi vivono la loro normalità, un mondo senza limiti e totalmente immorale finché non sono costretti a scontrarsi con la vera realtà ed è lì che tutto cambia senso, cambia direzione.

Il romanzo non può annoiare, donna Tartt è una mente ed una penna furba e scaltra, tiene il lettore attaccato alle pagine davvero fino all’ultimo con cose sempre più inaspettate. 

Donna Tartt è conosciuta anche per Il cardellino, premio Pulitzer 2014.

Se avete dunque intenzione di immergervi in un mondo fuori dai canoni, in cui tutto è spiazzante ma pure eccitante e strano: questo è il libro da leggere e forse anche rileggere per cercare sempre qualche particolare in più che, non si sa mai, potrebbe essere sfuggito.

Claudia Fontana

violedimarzo

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