Attualità

Hazbin Hotel: una chicca piena di queerness

Se non avete mai sentito parlare di Hazbin Hotel, proverò a spiegare perché potrebbe fare per voi. Si tratta di una webserie ideata da Vivienne Medrano sul suo canale YouTube Vivziepop (dove potete trovare i pilot e tanti altri bei progetti dell’artista). Amazon Prime Video ha poi acquistato e prodotto la serie disponibile sulla piattaforma di streaming.

Ne avevo sentito parlare solo qualche mese fa, grazie ad una videorecensione. Non mi aspettavo una serie così ricca, scoppiettante, fresca, irriverente, ma allo stesso tempo impegnata e profonda. Un prodotto perfetto per chi cerca una serie animata per adulti (ricordiamo che cartone animato non equivale a pubblico di bambini), musicata, che unisce parodia e divulgazione.

Ambientata tra inferno e paradiso, i protagonisti sono angeli e demoni che, pur ispirandosi liberamente alla tradizione biblica, non ricalcano assolutamente gli stereotipi dell’iconografia occidentale. Spoiler senza contesto: sia le creature demoniache sia le entità angeliche possono assumere caratteristiche bestiali e inquietanti, così come avere una grafica più rassicurante e tenera. Questo è dato dal fatto che la serie racconta i controsensi e le ipocrisie del mondo “terrestre”, o dei vivi, parodiando il concetto di network, la mascolinità tossica, e molto altro ancora.

Gli esseri fantastici che abitano i quartieri dell’inferno e quelli che, invece, popolano il paradiso hanno peculiarità molto distintive ed eccentriche. Lo spirito dell’opera (così come lo spin-off Helluva Boss) ha come obbiettivo la rappresentazione di corpi, identità e sensibilità più disparate. Dal cinismo al masochismo, dalla sindrome dell’abbandono e la carenza di affetto alle insicurezze, dalla sete di vendetta incondizionata alla ricerca di attenzione e speranza di perdono.

La bellezza della serie sta nell’affrontare tematiche pesanti e drammatiche – le dipendenze e gli abusi in tutte le loro declinazioni: stupefacenti, droghe, alcol, quella emotiva – con colori frizzanti, canzoni accattivanti, personaggi che si scambiano battute affilate e ironiche. Queste scelte artistiche e un montaggio dinamico, tipico di prodotti parodici, permette di tenere alta l’attenzione del pubblico. Mentre la guardi, sei intrattenuto e non vuoi perderti nemmeno uno scambio di battute o una frecciatina pronunciata quasi per caso. Oltre a questi jokes e cameo piuttosto divertenti, è possibile narrare problematiche come quelle sopraccitate senza scadere in romanticizzarle o ricorrere a stereotipi. Per esempio, la manipolazione emotive e sessuale vista dal punto di vista della vittima, mostra quante motivazioni sottostanno a scelte personali e quali conseguenze inaspettate conseguano.

Non solo le tematiche e le battute sono divertentissime. Vi innamorerete anche delle canzoni e delle voci dei doppiatori (sia in italiano sia in lingua originale). Ogni episodio dura all’incirca 20 minuti, e quasi tutta la narrazione progredisce grazie alle canzoni cantate dai personaggi. Nei musical i personaggi non cantano mai da soli, ma quasi sempre in coppia o in gruppi, come se veri e propri dialoghi, ma musicati. Infatti, si tratta di una serie animata e musical.

Anche se pensate il musical non sia il vostro genere. Non fermatevi qui: anche i non amanti del genere potranno apprezzare le altre peculiarità di questa banda di soggetti mal assortita e su cui non scommettereste un centesimo. Ci sono canzoni di tutti i generi e per tutti i gusti: dal R&B all’hip hop, dal rock alla classica ballad. Testi frizzanti e versi sferzanti come tutta la serie, con montaggi veloci e dinamici, da videoclip.

Last but not least, la queerness che ogni singolo fotogramma di questa serie emana. Una boccata d’aria fresca per tutte quelle persone stanche di mancata rappresentazione o, peggio, clichè che perpetuano negli anni stereotipi su questioni di genere, identità, sessualità e via dicendo. Da quando la serie è sbarcata su Youtube alla possibilità di vederne lo sviluppo in streaming, moltissime persone si sono lasciate ispirare del carisma dei personaggi. Medrano ha rivelato alcune backstories, ispirando ancora di più fanart e teorie sullo sviluppo della storia.

Credo sia racchiusa anche qui la bellezza di Hazbin Hotel: poter fantasticare sulle storie, le relazioni, i personaggi, perchè tutto è possibile in questo universo colorato e stravagante, variegato e dalle mille possibilità.

Gaia Zordan

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