Hind Rajab, 6 anni.

Hind Rajab era una bambina di 6 anni inizialmente sopravvissuta al massacro della sua famiglia a Gaza da parte delle forze armate israeliane. Il 29 gennaio di quest’anno è stato ritrovato il suo corpo assassinato. Nelle ore immediatamente precedenti il ritrovamento circolava sui social l’audio della telefonata in cui Hind Rajab chiedeva aiuto ai soccorritori della Mezzaluna Rossa Palestinese, i cui corpi sono stati ritrovati nel luogo dell’attacco all’auto della famiglia Rajab.
Hind’s Hall, Columbia University.
Il 30 aprile scorso una nuova primavera studentesca ha mobilitato l’ateneo della Columbia University a New York. L’Hamilton Hall, la storica sede del Rettorato, è stata occupata dagli studenti e ribattezzata Hind’s Hall in onore di Hind Rajab. Il 9 maggio sono stati arrestati dalla polizia del paese più “esperto di democrazia” al mondo oltre 2900 manifestanti antisionisti che chiedevano la cessazione immediata dei rapporti con università ed aziende israeliane, finanziatrici e promotrici del genocidio del popolo palestinese.

Hind’s Hall, Macklemore.
Il 6 maggio scorso il rapper statunitense Macklemore ha rilasciato un brano di protesta in sostegno all’intifada globale studentesca – “Hind’s Hall” – che ha ottenuto milioni di visualizzazioni e condivisioni su instagram e X. I ricavati sono stati devoluti all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente (UNRWA).

Global Student Intifada
Sulla scia dell’ateneo americano, milioni di studenti nel mondo si sono mobilitati in sostegno al popolo palestinese occupando le sedi universitarie in tenda e alzando la voce di questa parte di occidente che condanna l’intento genocidario di Israele.

In Italia gli studenti organizzati nell’Intifada studentesca chiedono lo scioglimento immediato tramite il CRUI (Conferenza dei Rettori e delle Università Italiane) di tutti gli accordi con atenei e aziende ubicate in Israele. Inoltre tramite il MUR (Ministero dell’università e della ricerca) chiedono la cessazione immediata dell’Accordo di Cooperazione nel campo della ricerca e dello sviluppo industriale, scientifico e tecnologico tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo dello stato di Israele risalente al 2000. Propongono un fondo per finanziare misure di sostegno rivolte a studenti, ricercatori e docenti palestinesi (fonte: Giovani Palestinesi Italia).

All eyes on Rafah.
Quel lembo di terra che dallo scorso febbraio era stato indicato dallo Stato di Israele come safe zone, costringendo milioni di persone palestinesi a lasciare il nord della Striscia di Gaza per trovare rifugio al sud, è stato ferocemente bombardato nella notte tra il 26 e il 27 maggio. Le tende che ospitavano civili palestinesi, in massima parte donne e bambini, sono state il target della furia genocida di Israele. Ci sono corpi di bambini senza testa, corpi carbonizzati, brandelli di umanità sparsi nell’accampamento. Dal 7 ottobre 2023 a Gaza sono almeno 14.500 i bambini uccisi per mano dello stato di Israele (fonte: Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite aggiornato al 6 maggio 2024). Amnesty International ha reso recentemente noto in una nuova indagine condotta sugli attacchi aerei israeliani che solo nello scorso mese di aprile a Gaza sono stati massacrati 32 bambini palestinesi.
I nostri occhi hanno visto: non c’è censura che nasconda le mani insanguinate dell’Occidente. I nostri occhi sono su Rafah, su Gaza, sulla Palestina occupata. La nakba non è mai finita.

Free Palestine