Donne in tribunale: le protagoniste di Boccaccio e Alba de Céspedes

Madonna Filippa e Alessandra Corteggiani: nonostante quasi 600 anni separino queste due protagoniste letterarie, le loro storie si incontrano in un aula di tribunale.

Sia Boccaccio che Alba de Céspedes, nelle loro rispettive opere, il Decameron (1349/1351-53) e Dalla parte di lei (1949), raccontano di due donne condotte a giudizio per diversi motivi. Differenti, sono anche gli atteggiamenti assunti da ognuna. Infatti, mentre madonna Filippa prende parola, servendosi del potere del linguaggio, Alessandra si chiude in un silenzio che ha il sapore della contestazione.

Nella sesta giornata del Decameron, è narrata la storia di madonna Filippa, una nobile pratese, sorpresa dal marito con un altro uomo. Finiti in tribunale, la donna confessa l’adulterio, ma grazie alla sua dialettica riesce a non farsi condannare. Oltre ad altri elementi, di grande modernità è la messa in discussione della legge da parte della protagonista.

Ingres- Gianciotto scopre Paolo e Francesca (1819)

Boccaccio, infatti, ci ha mostrato cosa accade se alle donne è conferita la possibilità di parlare in letteratura. Nella novella, madonna Filippa è praticamente l’unica a farlo e la sua ars oratoria è uno dei tratti che la caratterizza. Grazie ad essa, riesce non solo a farsi scagionare, ma anche a obiettare la legge che l’ha condotta in giudizio:

«le leggi devono esser comuni e fatte con consentimento di coloro a cui toccano».

G. Boccaccio, Decameron, VI, 7.

Come una medievale Antigone, madonna Filippa mette sotto accusa una legge illogica, poiché equipara il suo tradimento a quello per prostituzione. Inoltre, si lamenta di essere sottoposta a una legge iniqua. Pur non essendo stata scelta dalle donne, a cui non è riconosciuto alcun diritto decisionale, esse sono costrette a subirla. Gli espedienti retorici e il potere della parola rispondono ad una visione mercantile, che ne fa di madonna Filippa la perfetta rappresentante.

In Dalla parte di lei, Alessandra Corteggiani racconta la sua vita e di suo marito Francesco, ucciso da lei con un colpo di pistola. Durante il processo, il suo silenzio costituisce un atto di rivolta. Infatti, riflettendo sulle vicende in tribunale, scrive:

«Credo che se avessi avuto per avvocato una donna mi sarebbe stato facile spiegarmi; e così se tra i componenti della Corte avessi visto una figura femminile».

De Céspedes Alba, Dalla parte di lei, Mondadori, 2022.
A. de Céspedes, Dalla parte di lei (2021)

Nonostante la sua colpevolezza, de Céspedes fa della protagonista la portavoce di una battaglia a lei molto cara. Infatti, la scrittrice italo-cubana combatté per anni, affinché le donne potessero entrare in magistratura:

«L’entrata delle donne in magistratura va oltre l’acquisizione di una parità dei diritti tra uomo e donna; riguarda piuttosto la necessità di rendere la giustizia più giusta».

A. de Céspedes, testimonianza in V. Babini, Parole armate, 2018

Per Alba de Céspedes, non si poteva tornare indietro. Non si poteva assistere ad un ritorno alla “normalità”, ad una società pre-bellica in cui alla donna spettava solo un ruolo subalterno. L’esperienza della Resistenza, che aveva visto una grande partecipazione femminile, non poteva essere dimenticata. Per la scrittrice, l’appena acquisito diritto di voto non bastava a cambiare le cose per le donne: bisognava andare avanti.

In entrambe le opere, le protagoniste mettono in atto una rivolta nel tribunale “maschile”. Madonna Filippa lo fa apertamente, servendosi della parola e dell’arte del discorso per sottolineare la subalternità femminile nella società e nel diritto. Al contrario, Alessandra Corteggiani si chiude nel silenzio, convinta che la parola non possa raggiungere i magistrati, appartenenti a una categoria lavorativa che, al tempo, era ancora preclusa alle donne.

Riferimenti bibliografici

Boccaccio Giovanni, Decameron, a cura di V. Branca, Einaudi, 1992.

Babini Valeria P., Parole armate. Le grandi scrittrici del Novecento tra Resistenza ed emancipazione, La Tartaruga, 2018.

De Céspedes Alba, Dalla parte di lei, Mondadori, 2021.

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Maura Catania

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