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La critica cinematografica la fanno anche le donne

Quando ero più piccola non avevo idea di che cosa significasse la “critica” cinematografica. Andando all’università, proprio perchè ho scelto un percorso come il DAMS, sono finalmente riuscita a capire la differenza tra critica e recensione. La prima, viene fatta da persone competenti del settore, sia esso cinematografico, dell’arte performativa, della cucina o di qualsiasi ambito vi possa venire in mente. La recensione, invece, può essere fatta da chiunque, con la particolarità che questo tipo di commento è strettamente personale, soggettivo e non necessariamente basato su conoscenze dell’ambito.

Ecco, quindi, che approcciarmi alle recensioni di youtuber e blog ha i suoi pro e i suoi contro: si può aspirare a diventare una di quelle persone che vedono in anteprima film e episodi di serie tv, o si può coltivare una propria passione, come quella per la musica, scrivendo cosa ne pensiamo su blog, social media dedicati o registrando un video e caricandolo sul web.

Nel corso degli anni ho affinato il mio sguardo non solo grazie agli studi, ma anche perchè ho avuto la fortuna di seguire assiduamente i video di due YouTuber italiane, che seguo con passione e ammirazione. Si tratta di Violetta Rovetto e Marta Suvi, che forse conoscerete come Violettarocks e BarbieXanax. Entrambe hanno studiato il cinema e le sue dinamiche, Marta, in particolare, in critica cinematografica con un focus sulla rappresentazione. Sono davvero delle grandi esperte di cinema, serie tv, animazione e del mondo dello spettacolo, hollywoodiano e non solo. Entrambe collaboratrici del blog ScreenWeek, realizzano recensioni e criticano prodotti che hanno fruito al cinema o che sono disponibili sulle piattaforme, come Netflix, Amazon Peime Video e Disney +. Grazie alla loro professione e alla loro attività digitale, vengono spesso accreditate e inviate alle prime e alle anteprime.

Entrambe sono sempre state percepite dal proprio pubblico come libere di parlare come più si sentono di temi fortemente sentiti da chi si batte per cause femministe, transfemministe e intersezionali, come rappresentazione, inclusività, queer baiting, white washing, gender gap, male gaze e mille altri temi che magari vengono solo accennati dai colleghi uomini. Sono questioni di vitale importanza, soprattutto grazie all’eco che determinate scelte delle grandi case di produzione compiono e che vengono commentate sui social.

Non si sentono praticamente mai persone che recensisco prodotti audiovisivi dare un taglio così professionale e, al contempo, così sensibile alle nuove sfide della rappresentazione, dell’inclusione e delle solite vecchie dispute, come quella del remake o del reboot adattati per “colpa del politicamente corretto”.

Apprezzo davvero molto il lavoro che sia Violetta sia Marta fanno con i propri profili perché non solo intrattengono chi fruisce dei loro contenuti su YouTube e sui social, ma, più di tutto, tengono particolarmente ad educare alla visione, alla divulgazione dei termini scientifici del campo cinematografico e televisivo. Con estrema professionalità, e divertendoci, ci permettono di entrare, lì dove si muovono solo gli addetti ai lavori o gli accademici che si occupano di studiare fenomeni e giornalisti che cavalcano le tendenze.

Moltissimi film e molte serie tv li ho potuti leggere sotto luci diverse, proprio grazie alle chiavi di lettura fornite da Marta e da Violetta. Alle volte concordando, alle volte (molto poco) scostandomi dalla loro interpretazione, entrambe hanno sempre suggerito libri, manuali e filmografie utili per capirci ancora di più di cinema e serie. Entrambe riescono ad unire critica e recensione, sebbene, come già detto, sono due cose diverse: l’una si basa su tecniche e tradizioni, innovazione e arte cinematografica, l’altra è soggettiva, condivisibile o meno.

Vi invito a segnalare alla redazione di Viole e tramite i social altre valide content creator, youtuber, blogger che parlino di cinema e serie tv con un approccio intersezionale e transfemminista!

Picture of Gaia Zordan

Gaia Zordan

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